Implantologia a carico immediato: la soluzione per ripristinare il sorriso?
Il proprio sorriso potrebbe sembrare compromesso quando mancano dei denti. In questi casi si tende a sorridere a bocca chiusa senza mostrarli. Non solo, oltre al sorriso, la mancanza di denti porta problematiche a masticare e perfino parlare in alcuni casi potrebbe essere imbarazzante. In realtà però c’è una soluzione a questa problematica: l’implantologia a carico immediato.
Questa è una tecnica che permette di restituire dei denti fissi dopo qualche seduta dal proprio odontoiatra di fiducia. Basterà trovare un dentista Vicenza, o nel posto più vicino a dove abitate per chiedere una consulenza e comprendere se questa è la soluzione migliore per ripristinare il vostro sorriso.
Ma scopriamo nel dettaglio come funziona e quali sono i vantaggi di questa soluzione.
Cosa prevede l’implantologia a carico immediato?
Quando si parla di implantologia a carico immediato, si fa riferimento a una tecnica che consente di inserire impianti dentali e applicare una protesi fissa temporanea praticamente nello stesso giorno.
Tutto parte da una visita accurata. Il professionista valuta la situazione clinica del paziente e, se necessario, richiede una TAC cone beam. Questo tipo di esame consente di osservare in tre dimensioni le ossa mascellari, per capire se ci sia abbastanza volume e densità ossea per posizionare l’impianto.
Oltre alle condizioni locali (cioè della bocca), vengono considerati anche fattori generali: abitudini come il fumo, patologie sistemiche (es. diabete mal controllato), oppure eventuali terapie farmacologiche in corso. Tutti elementi che possono influenzare il successo dell’intervento.
Se il quadro clinico lo permette, si passa alla pianificazione digitale dell’intervento. In molti studi si utilizzano software che, integrando la TAC con l’impronta digitale delle arcate dentarie, permettono di simulare virtualmente l’inserimento degli impianti. È in questa fase che si decide anche dove, quanti e come posizionare gli impianti.
Nel giorno stabilito, si procede con la chirurgia. L’operazione si svolge, di solito, in anestesia locale. In alcuni casi, per pazienti particolarmente ansiosi, può essere prevista una sedazione cosciente.
Attraverso una piccola incisione gengivale (oppure, se si lavora in chirurgia guidata, anche senza taglio classico), vengono inseriti gli impianti in titanio direttamente nell’osso.
Perché sia possibile ancorare la protesi immediatamente, bisogna raggiungere una stabilità primaria sufficiente. In pratica, l’impianto deve essere ben “avvitato” nell’osso. I parametri minimi? Una coppia meccanica (torque) di almeno 35 Ncm viene considerata accettabile. Se gli impianti sono troppi mobili, si rimanda il carico a dopo la fase di osteointegrazione.
Quando c’è stabilità, si passa alla protesi temporanea. Parliamo di una struttura leggera, spesso in resina, fissata sugli impianti tramite viti. Non è la protesi definitiva, ma ha due vantaggi enormi: da una parte offre subito un sorriso estetico, dall’altra evita al paziente l’uso di protesi mobili rimovibili, spesso scomode e poco stabili.
Nei mesi successivi si verifica il processo di osteointegrazione. Cosa significa? L’impianto, in titanio biocompatibile, si salda all’osso circostante, diventando a tutti gli effetti parte dell’arcata dentaria. Questo avviene gradualmente, attraverso un processo naturale che l’organismo avvia quando riconosce il materiale come non dannoso.
Durante questa fase, il paziente viene monitorato con visite regolari. Il dentista controlla lo stato degli impianti, della gengiva, l’eventuale presenza di infiammazioni, e nel frattempo il laboratorio prepara la protesi definitiva.
Una volta completata l’osteointegrazione, si procede con la sostituzione della protesi provvisoria. Quella definitiva, solitamente realizzata in ceramica, zirconia o materiali compositi avanzati, viene progettata per garantire estetica, durata e funzionalità masticatoria. Il lavoro viene finalizzato con l’occlusione corretta, la forma desiderata e un’armonia con il viso del paziente.
Perché tante persone scelgono il carico immediato?
Il motivo principale è evidente: il tempo. Con il metodo tradizionale, ci vogliono mesi per tornare ad avere un sorriso completo. Con il carico immediato, invece, il cambiamento è praticamente istantaneo.
Ma c’è anche un altro aspetto importante: il lato psicologico. Non dover affrontare un lungo periodo senza denti o con una protesi mobile migliora enormemente la qualità della vita, la fiducia in sé stessi e persino il modo in cui ci si rapporta agli altri.
E poi, mantenere attiva la stimolazione ossea grazie all’impianto subito “in carico” aiuta anche a preservare l’osso, limitando il rischio di riassorbimento.
È la soluzione giusta per tutti?
Purtroppo, no. Il carico immediato richiede alcune condizioni precise. Prima di tutto, serve un osso in buona quantità e qualità: l’impianto deve potersi ancorare con stabilità. E poi bisogna considerare lo stato di salute generale: pazienti immunodepressi, forti fumatori o persone con malattie sistemiche non controllate potrebbero non essere candidati adatti. Ogni caso è a sé, e sta al professionista valutare se questa tecnica sia davvero la scelta migliore.